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Rinvenuto nella Masseria Fasoli e poi donato al Museo Civico di Barletta, la scultura in calcare che reca l’iscrizione incompleta “DIVI […] I […] CAE” è un magistrale esempio di arte pugliese del XIII secolo. Il busto identificato per la prima volta da Adriano Prandi nel 1953 come ritratto di Federico II si distingue per i forti connotati naturalistici, caratteristica peculiare della scultura romanica in Puglia, ripresa successivamente tra il XV e il XVI secolo. Lo “Stupor mundi” (come è denominato il celebre imperatore) è ritratto all’antica, indossa un elegante mantello fissato all’altezza della spalla destra con una fibula, mentre il capo è cinto d’alloro. Nonostante le traversie del tempo abbiano segnato fortemente l’aspetto del busto, l’eccezionale resa naturalistica del volto e del panneggio denotano le grandi capacità plastiche dell’anonimo scultore che ha realizzato questo capolavoro medievale.