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Tra le opere di maggior rilievo esposte nel Museo della Cripta Romanica, ubicato negli ambienti sotterranei della Concattedrale di Monopoli, va segnalato l’architrave romanico in pietra raffigurante scene della Salvezza, proveniente dalla Cattedrale edificata nel XII secolo dal vescovo Romualdo. La cronologia degli episodi narrati trova ordine procedendo nella lettura da destra verso sinistra. All’estrema destra vi è la scrittura della profezia preceduta dalla rappresentazione della Deposizione: il corpo di Gesù è sorretto da Giuseppe d'Arimatea, mentre un altro uomo cerca di staccare la mano sinistra dalla croce. La mano destra, già schiodata, è sorretta dalla Vergine che amorevolmente l'avvicina al volto. A destra della croce è San Giovanni. Nell’area centrale è raffigurato l'episodio cardine del ciclo della Salvezza, la Resurrezione. Accanto al sepolcro vuoto verso cui si dirigono le tre donne c'è un angelo, mentre in basso giacciono addormentati tre soldati, rappresentati con l’equipaggiamento tipico normanno, cotta di maglia ed elmo con para naso oltre a lance, spade e scudi. L’utilizzo del piombo per la resa delle pupille conferisce maggior vividezza ai personaggi. Nella parte iniziale vediamo Cristo che abbatte le porte dell'Inferno e tra le fiamme guida le anime alla salvezza. Satana incatenato tenta invano di trattenere le anime, mentre sotto di lui sono raffigurati animali mostruosi. Nel riquadro a sinistra è rappresentata Eva morsa da serpenti, l’origine del peccato. Lo studio delle misure e delle superfici scolpite dell’elemento architettonico, ha consentito di riproporre i frammenti recuperati nella posizione originaria.
